Il concetto di "faccia", la pietà filiale e la motivazione sul lavoro nella cultura cinese: parte 1

“A volte per i bambini studiare è difficile e stressante perché i loro genitori sono eccessivamente ansiosi ed esigenti”, scrive il sito del Servizio Sanitario studentesco del Ministero della Salute di Hong Kong. “Se le aspettative dei genitori vanno molto oltre le capacità dei bambini, questi potrebbero sentirsi scoraggiati e perdere sicurezza dal momento che non sono in grado di soddisfare le loro richieste… Evitate di paragonare i vostri bambini ad altri in loro presenza. Osservazioni negative come ‘Sei davvero un buon a nulla! Dei voti così scarsi! Guarda tuo cugino! È sempre il primo della classe ogni anno!’ li feriranno soltanto”.

Il fatto che un dipartimento del governo dia un tale consiglio ai genitori significa che la pressione da loro esercitata sui bambini non si basa solo su prove aneddotiche, ma è qualcosa che influenza la vita di un gran numero di bambini di Hong Kong. Soltanto nel 2016, 35 studenti di Hong Kong si sono suicidati a causa dello stress scolastico.

È risaputo che i genitori cinesi sono particolarmente esigenti per quanto riguarda i risultati scolastici. Studi dimostrano che gli studenti e gli adulti cinesi hanno un elevato livello di motivazione sul lavoro, cosa che spesso viene spiegata come il risultato di una spinta “orientata alla società” con il fine di raggiungere il successo “non per la gloria personale, ma per il bene della famiglia, del gruppo, della squadra o della nazione”. (Handbook of Chinese Organizational Behavior: Integrating Theory, Research and Practice, ed. by Xu Huang, Michael Harris Bond, 2012, p. 503).

In questo articolo analizzeremo il particolare rapporto tra il concetto di “faccia” (mianzi), la pietà filiale e la motivazione al lavoro. Discuteremo del fatto che l’antica tradizione confuciana di vincolare gli interessi e i desideri dei figli alle esigenze e al volere dei genitori e di sacrificare se stessi al fine di ottenere la “gloria” per il bene dei propri genitori, fosse un elemento fondamentale della cultura cinese nel dare una spinta alla carriera lavorativa.

I VALORI CONFUCIANI, LA PIETÀ FILIALE E L’ETICA PROFESSIONALE

Secondo il Classico della pietà filiale, un testo confuciano scritto presumibilmente agli inizi della dinastia Han (206 AC–220 DC), la pietà filiale è il più importante principio per disciplinare il comportamento e l’etica umani:

Il Maestro disse: “(Fu la pietà filiale.) Ora la pietà filiale è l’origine di (tutte) le virtù e (lo stelo) da cui si sviluppano tutti gli insegnamenti (morali). Sedetevi di nuovo e vi spiegherò questo concetto. I nostri corpi, fino all’ultimo capello e all’ultimo pezzetto di pelle, ci vengono donati dai nostri genitori e non dobbiamo osare danneggiarli o ferirli. Questo è l’inizio della pietà filiale. Nel momento in cui avremo definito il nostro carattere attraverso la pratica del percorso (filiale) in modo da rendere i nostri nomi famosi in futuro e pertanto glorificando i nostri genitori, questa sarà la fine della pietà filiale. Comincia con il servizio ai genitori, prosegue con il servizio al sovrano e si completa con la definizione del carattere.

Il Classico della pietà filiale fu un influente testo del canone confuciano, inserito tra i Sette classici durante la dinastia Han e tra i Tredici classici durante la dinastia Song. (Lee Cheuk Yin: Emperor Chengzu and Imperial Filial Piety of the Ming Dynasty. In: Filial Piety in Chinese Thought and History, ed. Alan K. L. Chan and Sor-Hoon Tan, 2004, p. 145).

La sua importanza risiede non solo nel fatto che spiega il concetto di pietà filiale, ma anche nel fatto che estende il suo valore in modo da includere sia la sfera privata sia quella pubblica. L’idea di base del Classico della pietà filiale è che la filialità è il principio cardine del comportamento umano. Un uomo che segue i precetti della pietà filiale non solo è un buon figlio, ma anche un buon suddito dell’imperatore, un buon ministro ecc.

Ciò significa che la pietà filiale funge da strumento per motivare le persone a rispettare la gerarchia e i doveri famigliari nella sfera privata e a essere leale nei confronti del sovrano, tranquillo e operoso nella sfera pubblica. Un bambino che ha imparato ad essere filiale attraverso un’educazione adeguata (o, si potrebbe dire, attraverso l’indottrinamento) deve “glorificare” i suoi genitori; per questo motivo deve essere virtuoso e avere successo nella società. Il dovere filiale diventa un dovere civico.

Il rapporto tra pietà filiale, successo e obblighi sociali non può venire archiviato come un concetto obsoleto senza più nessuna importanza al giorno d’oggi. I politici asiatici hanno più volte celebrato le virtù della pietà filiale come motivazione per il raggiungimento del successo. Uno degli esempi più degni di nota di questo fenomeno fu Lee Kwan Yew, ex primo ministro di Singapore, il quale sviluppò un’ideologia di stato che può venire descritta come Neo-confuciana. In un’intervista del 1994, affermò:

Le società orientali ritengono che l’individuo esista nel contesto famigliare… (Il governo di Singapore) si è servito della famiglia per dare una spinta alla crescita economica, tenendo conto delle ambizioni di una persona e della sua famiglia all’interno della nostra programmazione… Siamo stati fortunati ad aver avuto questo scenario culturale, la fiducia nella parsimonia, il duro lavoro, la pietà filiale e la lealtà nella famiglia allargata…

Il punto di forza della pietà filiale risiede nel fatto che tutti gli atteggiamenti umani possono essere ridotti a un semplice principio che regola il comportamento e il pensiero dell’individuo in ogni ambito dell’interazione sociale. Stabilisce gerarchie chiare e indiscutibili, efficaci incentivi per il successo personale come anche il rispetto per le autorità.

Lee Kwan Yew descrisse un tipo di Confucianesimo in un’epoca in cui l’autorità non era più rappresentata dall’imperatore e la gloria non consisteva più nel diventare un funzionario erudito all’interno dell’amministrazione imperiale. Tuttavia, nonostante le circostanze siano cambiate, Lee Kwan Yew sottolineò l’importanza della pietà filiale in quanto principale fonte di ambizione personale.

Tradotto dall’inglese da: Claudia Ramonda

Fonte: The Greater China Journal, autore: Aris Teon 04/03/2017

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