I toni: le eccezioni
Dopo aver parlato dei cinque toni della lingua cinese nella lezione precedente, va chiarito che ci sono alcune eccezioni alla regola. Queste riguardano, per lo più, il terzo tono, che:
- Quando è seguito da un 1°, da un 2° o da un 4° tono, viene pronunciato come un mezzo terzo tono (si pronuncia, perciò, soltanto la parte discendente) e i toni che lo seguono rimangono invariati
- Quando è seguito da un 3° tono, viene pronunciato come un secondo tono.
Questo accade soltanto nella pronuncia, la trascrizione fonetica non subisce modifiche. Quindi non avendo l’aiuto fornito dal pinyin, è bene tenere a mente questa regola.
Di seguito uno schema esemplificativo.
Un’altra eccezione riguarda i due caratteri 不 (bù - non) e 一 (yī – uno), rispettivamente un 4° e un 1° tono, che vengono pronunciati al 2° tono quando precedono un 4° tono o un neutro. Infine, 一 quando è seguito da un 1°, un 2° o un 3° tono viene pronunciato come un 4° tono.
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