L'importanza di imparare i caratteri

Chiunque decida di dedicarsi allo studio della lingua cinese tenderà inizialmente a focalizzarsi sulla trascrizione fonetica, definita pinyin, piuttosto che sui caratteri veri e propri. Questo è comprensibile data la difficoltà che un principiante riscontra nel cercare di associare ogni carattere al suo suono.

Tuttavia, è importante cercare di abbandonare il prima possibile il pinyin e capire che i caratteri sono fondamentali in una lingua come il cinese.

Alcuni potrebbero pensare: “Se esiste la trascrizione fonetica dei caratteri perché non adottano le lettere latine e abbandonano quei geroglifici incomprensibili?”

Questo non è possibile: innanzitutto perché i caratteri sono ciò che rende il cinese così particolare; in secondo luogo, la lingua cinese è dotata di un numero limitato di sillabe, circa 400. Ciò significa che è possibile imbattersi in parole la cui pronuncia è formata dalle stesse identiche sillabe. Parte del problema viene risolto dai toni, di cui parlerò nella lezione successiva, che distinguono un suono da un altro; ma esistono anche parole che, oltre a essere formate dalle stesse sillabe, vengono pronunciate anche con lo stesso tono. I caratteri, quindi, diventano utili per capire a quale parola si fa riferimento.

Per esempio, la sillaba shi corrisponde a circa una decina di caratteri per ciascun tono. Come è possibile notare nell’immagine sottostante vi sono parole che si pronunciano esattamente allo stesso modo e con lo stesso tono (caratterizzato dal simbolo ˋ), ma sia dal punto di vista visivo sia da quello semantico risultano essere completamente diversi.

È quindi fondamentale, per chi ha intenzione di imparare bene il cinese, rendersi conto che il solo pinyin non è sufficiente per capire la profondità di questa lingua. La trascrizione fonetica deve essere soltanto un aiuto iniziale.

Cover photo by Wang Xi

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