Lezioni
Quando ho iniziato a studiare cinese a un corso serale nel 2011 è stato amore al primo ascolto. Terminato il corso, nonostante mi fu detto che sarebbe stato quasi impossibile, continuai a studiarlo per conto mio comprando diversi manuali, guardando molti telefilm in lingua e tenendomi in contatto con ragazzi madrelingua attraverso i social, che hanno dato una grossa spinta al mio livello di conoscenza del cinese.
In questa sezione voglio proporre alcune lezioni riguardo ad aspetti linguistici e grammaticali del cinese, nella speranza di incuriosire i più e avvicinarli all’apprendimento di questa meravigliosa lingua.
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I toni: le eccezioni
Dopo aver parlato dei cinque toni della lingua cinese nella lezione precedente, va chiarito che ci sono alcune eccezioni alla regola. Queste riguardano, per lo più, il terzo tono, che: Quando è seguito da un 1°, da un 2° o da un 4° tono, viene pronunciato come un mezzo terzo tono (si pronuncia, perciò, soltanto la parte discendente) e i toni che lo seguono rimangono invariati Quando è seguito da un 3° tono, viene pronunciato come un secondo tono.
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I toni
Come già accennato nelle lezioni Il cinese non è giapponese e L’importanza di imparare i caratteri, il cinese è una lingua tonale. Questo significa che ogni parola viene pronunciata con un determinato tono, che è estremamente importante per distinguere diversi significati in caso di parole che vengono pronunciate con la stessa sillaba. Per tono si intende l’altezza dell’emissione sonora della vocale o del gruppo vocalico della sillaba. Il cinese standard ne possiede quattro:
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L'importanza di imparare i caratteri
Chiunque decida di dedicarsi allo studio della lingua cinese tenderà inizialmente a focalizzarsi sulla trascrizione fonetica, definita pinyin, piuttosto che sui caratteri veri e propri. Questo è comprensibile data la difficoltà che un principiante riscontra nel cercare di associare ogni carattere al suo suono. Tuttavia, è importante cercare di abbandonare il prima possibile il pinyin e capire che i caratteri sono fondamentali in una lingua come il cinese. Alcuni potrebbero pensare: “Se esiste la trascrizione fonetica dei caratteri perché non adottano le lettere latine e abbandonano quei geroglifici incomprensibili?
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L'evoluzione della scrittura cinese
A prima vista, la scrittura cinese appare come una serie di disegni stilizzati scritti in un quadrato immaginario ed è, infatti, proprio da qui che ha origine: da pittogrammi rappresentanti la realtà. Le prime tracce di questo particolare sistema di scrittura risalgono al periodo della dinastia Shang (tra il XIV e l’XI secolo a.C), in cui i pittogrammi venivano incisi su ossa e gusci di tartaruga, a scopo divinatorio.
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Il cinese non è giapponese
Quando dico che studio cinese subito mi vengono poste una serie di domande che, in genere, sono sempre molto simili tra loro. “Studi cinese? Allora mi dici qualcosa in cinese?” “E com’è il mio nome in cinese?” “Ma cinese e giapponese sono uguali, no?” Ok, ammetto di aver avuto anch’io delle difficoltà nel riconoscere uno dall’altro quando ero inesperta, ma facciamo un po’ di chiarezza: il cinese non è giapponese e si differenziano per diversi motivi.