Pillole di Cina
Pillole di Cina è una piccola rubrica di articoli presi da siti esterni e tradotti da me con l’unico scopo di far conoscere meglio la cultura cinese. Piccoli testi, quindi, che trattano di aspetti culturali cinesi: dal pensiero cinese alle tradizioni, dalle festività tipiche e le leggende che fanno loro da sfondo a altre piccole curiosità.
“Pillole di Cina” perché si tratta di brevi articoli e perché vuole anche rappresentare una piccola “cura” per tutti quelli che storcono sempre il naso alla parola “Cina”, senza sapere che è un paese tutt’altro che poco interessante e affascinante.
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Qi Xi: il San Valentino cinese
Il Qi Xi si festeggia il settimo giorno del settimo mese del calendario lunare. Si tratta del particolare “San Valentino” cinese, che ricorda un’antica leggenda relativa all’amore tra un pastore e una fata. Il settimo giorno del settimo mese del calendario lunare cinese, An’an, una ragazza di 25 anni, si alzò presto per andare con il suo promesso sposo a sposarsi nel municipio della sua città. Una volta arrivata, si stupì molto nel vedere che vi era una lunga coda di fidanzati giunti in quel luogo per lo stesso motivo.
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Le domande dei cinesi sulle questioni private
Di solito, le domande dei cinesi sulle questioni private sono motivo di perplessità per gli stranieri. Nella cultura occidentale, domande da parte di uno sconosciuto riguardo al paese di provenienza, all’età, allo stato civile e allo stipendio posso risultare spiacevoli. Tuttavia nella cultura cinese, queste domande sono legate più al pragmatismo dei cinesi che alla loro curiosità. “È da saggi domandare e da stupidi tacere”, dice il proverbio. Sarà questo il motivo per cui ai cinesi, dalla sapienza millenaria, piace tanto fare domande.
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Fenghuang, la città della fenice
Fenghuang (凤凰) si distingue per la bellezza del fiume Tuo, che costeggia le due sponde disseminate di “case sospese” o diaojiao lou (吊脚楼), tipiche dell’etnia miao. Lo stile di queste singolari abitazioni, spesso realizzate in legno e con sporgenze rivolte verso l’alto, è antico ed elegante e le loro stanze sono sospese sul fiume e sorrette da palafitte. Fenghuang (凤凰) si trova a sudovest della Prefettura Autonoma tujia e miao di Xiangxi, nella provincia di Hunan.
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Imperatori e imperatrici cinesi: Yu il Grande, fondatore della dinastia Xia
Yu Il Grande (大禹) fu un leggendario monarca dell’antica Cina e il fondatore della prima dinastia della storia tradizionale cinese: la dinastia Xia (2070 – 1600 AC). La formazione della dinastia e i giorni dell’incoronazione di Yu precedono le iscrizioni su ossa oracolari, che costituiscono i più antichi registri noti della Cina e riportano nel dettaglio la storia della dinastia Shang (1600 – 1046 AC), successiva alla Xia. Non vi è infatti alcun accenno a Yu e alla dinastia Xia in nessun registro, fino alla dinastia Zhou occidentale, cosa che ha portato a teorizzare che fino a quel momento Yu sia stato esclusivamente una leggenda mitologica a cui sono state date, successivamente, sembianze umane nei primi resoconti scritti.
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Gong Fu, un'arte leggendaria
La Cina possiede una cultura millenaria che si estende in ogni ambito. Dalla gastronomia allo stile di vita passando per l’espressione artistica. Il Kung Fu o Gong Fu ebbe origine da un monaco indiano chiamato Tat Moh. Dapprima principe nella parte meridionale del suo paese, presto si convertì in un buddista devoto, allontanando dalla sua vita tutte le proprietà che gli appartenevano per intraprende giorno dopo giorno la vita da monaco.
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La pittoresca Zhaji
Se preferite le strade meno battute e le architetture insolite che risaltano ma al contempo si mimetizzano con l’ambiente naturale circostante, un’antica città cinese chiamata Zhaji potrebbe stuzzicare il vostro interesse. Situata a circa 60 chilometri dalla contea di Jing nella provincia di Anhui, Zhaji non è famosa come altre antiche città di questo tipo presenti in Cina, nonostante sia la più grande città antica cinese ancora esistente secondo quanto afferma il suo sito ufficiale.
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I chengyu: i modi di dire popolari cinesi
Il cinese è estremamente ricco e diversificato e, analogamente alla stragrande maggioranza delle lingue, anch’esso dispone di frasi fatte che possono essere in parte paragonate ai proverbi, anche se questi modi di dire cinesi presentano differenze significative rispetto alle altre espressioni idiomatiche. Per prima cosa, in Cina queste espressioni sono conosciute con il nome chengyu e, nella maggior parte dei casi, sono composte da 4 ideogrammi o caratteri e, similmente agli Hayku giapponesi, dispongono di regole proprie.
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I ricami di Pechino: l'arte imperiale dell'ago
I ricami di Pechino, anche conosciuti con il nome di ricami imperiali, erano presenti soltanto sugli indumenti dell’Imperatore durante le dinastie Ming e Qing. Con più di mille anni di storia, questi ricami erano famosi per essere uno degli otto raffinati manufatti di Pechino. In passato, era possibile trovare i ricami di Pechino soltanto nel palazzo imperiale durante le dinastie Ming (1368-1644) e Qing (1636-1912). Al giorno d’oggi, si possono vedere questi capolavori nelle case cinesi comuni.
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Il liquore cinese più famoso: baijiu
Baijiu, in cinese 白酒, significa letteralmente “liquore bianco”. Questa parola viene utilizzata anche per riferirsi a tutti i tipi di liquori tradizionali cinesi. Il baijiu o liquore cinese viene prodotto principalmente dal sorgo, un tipo di cereale tipico delle regioni tropicali e, in misura minore, dal riso, dal mais o da altri cereali. In linea di massima, il baijiu può essere suddiviso in cinque aromi, ognuno dei quali proveniente da una parte diversa del paese.
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Barche drago e zongzi: un'introduzione a Duanwu Jie
La Festa delle barche drago o, in cinese mandarino, Duanwu Jie (Tuen Ng in cantonese) vanta una ricca storia in Cina e le sue origini sono state a lungo discusse. La leggenda più popolare e accreditata è quella secondo la quale riguarderebbe la commemorazione della vita del grande poeta patriottico Qu Yuan, che restò fedele allo Stato di Chu durante il Periodo degli Stati Combattenti. La Festa delle barche drago viene festeggiata il quinto giorno del quinto mese lunare.