I rituali del Capodanno cinese

I rituali per iniziare al meglio il Nuovo Anno cinese vengono tramandati di generazione in generazione. La casa riordinata, i particolari piatti che si cucinano o gli addobbi di color rosso sono alcune delle tradizioni che caratterizzano la festa più importante del paese asiatico.

Rappresentazione di Nian

Proprio quando l’inverno sta per terminare e ha inizio un nuovo periodo, in China si festeggia la Festa di Primavera (春节, Chūnjié) o il Capodanno cinese (anche chiamato Guònián 过年) secondo il calendario lunare. La leggenda vuole che ci fosse una bestia chiamata Nián (年) dall’aspetto spaventoso, feroce e crudele, che viveva nelle profondità del mare. Aveva un corpo insolito, giacché assomigliava a quello di un toro, ma con la testa da leone. Quando giungeva l’inverno, a causa della scarsità di cibo, usciva dal suo nascondiglio e invadeva i villaggi per divorare il bestiame, radendo al suolo le coltivazioni degli abitanti, alcuni dei quali venivano addirittura mangiati. Un giorno, Nián si spaventò quando tentò di entrare in un’abitazione e vide un pezzo di tessuto rosso appeso alla porta d’ingresso della casa, in cui c’era un lampo di luce brillante, motivo per cui la bestia fuggì via correndo terrorizzata.

Gli abitanti si resero conto che il modo migliore per scacciare questo mostro era mettere qualcosa di rosso alle porte, sfruttare luci intense o il fuoco e rumori assordanti. Da quel momento, la gente attacca strisce di colore rosso alle porte di casa per allontanare la bestia durante la Festa di Primavera, così come lanterne rosse, che vengono appese ovunque. Un’altra tradizione di questa festa è l’utilizzo dei fuochi d’artificio, per spaventare questo mostro malvagio.

TRADIZIONI E RITUALI

In Cina, questa festa viene celebrata da migliaia di anni. Ogni anno, all’avvicinarsi di questa data, si verifica uno dei movimenti migratori più importanti del pianeta, dal momento che tutta la popolazione cinese torna a casa dalla famiglia per festeggiare. La festa non si limita a una sola giornata, bensì dura quindici giorni, nei quali si svolgono diverse attività. Come accade in occidente, tutti i membri della famiglia cenano insieme durante la vigilia, per salutare l’anno vecchio e accogliere quello nuovo. Una delle usanze più famose è il Shǒu Suì (守岁), vale a dire che, dopo l’ultima cena dell’anno, i membri della famiglia restano svegli per dare il benvenuto all’anno in arrivo e per scacciare Nián con i fuochi d’artificio.

Prima di Capodanno è necessario seguire alcuni rituali per iniziare al meglio l’anno nuovo. Per prima cosa, si deve “eliminare ogni sfortuna” dell’anno precedente pulendo e riordinando la casa. Una volta pulita, si posizionano tutti gli addobbi di color rosso recanti messaggi come “ricchezza” e “buon auspicio”. Un altro rituale importante è la preparazione del cibo, dal momento che si devono cucinare una serie di piatti particolari. Come simbolo di prosperità e longevità vengono serviti lunghi spaghetti che non devono essere spezzati. Per assicurarsi una buona fine e un buon inizio, si prepara un piatto di pesce con testa e coda intatti. A simboleggiare unità famigliare per tutto il resto dell’anno, si cucina un pollo intero. Inoltre, a causa del loro colore rosso, si punta alla felicità mangiando gamberetti.

Nel nord della Cina, a Capodanno solitamente si mangiano i jiaozi, dato che rappresentano la fortuna e la prosperità. Questi particolari fagottini assomigliano nella forma agli antichi lingotti d’oro cinesi. Nel sud della Cina, si preparano dei dolcetti di riso glutinoso chiamati niángāo (年糕), la cui pronuncia è identica a quella di “ogni anno migliore” (年高, nián gāo). Questi tortini, che hanno più di 2000 anni di storia, venivano anticamente utilizzati come offerta agli dei e anche al giorno d’oggi vengono offerti in regalo a famigliari e amici.

ATTIVITÀ CHE SI SVOLGONO NEI QUINDICI GIORNI DI FESTA

Il primo giorno si festeggia l’arrivo dell’anno nuovo. Inizia a mezzanotte con fragorosi petardi e durante questa giornata si visitano i parenti.

Il secondo giorno, anche conosciuto come “inizio dell’anno” (开年, kāi nián) si portano offerte al dio della fortuna affinché si possa trascorrere un buon anno.

Il terzo giorno si resta a casa e ci si riposa.

Il quarto giorno, o “giorno della capra” (羊日, Yáng rì) si devono adorare gli dei, dal momento che la capra è anche simbolo di buona fortuna.

Il quinto giorno, conosciuto anche come “Festa del Po Wu” (破五), è una festa in cui predomina la fortuna e per questo è il giorno in cui vengono riaperti i negozi.

Durante il sesto giorno, o Mǎ rì (马日) si devono scacciare gli spiriti della povertà.

Il settimo giorno è conosciuto anche come il giorno degli uomini (人日, rén rì), nel quale in alcune zone si mangia una zuppa chiamata qi bao geng (七宝羹).

L’ottavo ha a che fare con l’agricoltura, dal momento che si tratta dell’“anniversario del miglio”. Secondo una leggenda, se il cielo è sereno, significa che i raccolti dell’anno saranno proficui, in caso contrario l’annata non sarà molto buona.

Il nono giorno si festeggia il compleanno dell’Imperatore di Giada (玉帝, Yùdì), risuonano i fuochi d’artificio e si sacrifica un gallo.

Il decimo giorno o giorno ‘_Shi Bu Dong_’ (石不懂) è l’anniversario del dio di pietra e, in suo onore, si brucia incenso nelle pietre.

L’undicesimo si festeggia il famoso giorno del drago ed è anche conosciuto come la Festa del Drago (龙节, lóng jié). Durante questa occasione è possibile vedere le diverse danze di questo animale insieme a elementi pirotecnici.

Il dodicesimo giorno iniziano i preparativi per la Festa delle Lanterne.

Il tredicesimo è un giorno di “cattivo auspicio” nel nord della Cina, mentre al sud è un giorno festivo.

Il quattordicesimo giorno si deve completare la preparazione delle lanterne.

Infine, il quindicesimo giorno si festeggia Yuan Xiao Jie (元宵节), Festa della Lanterna, la cui origine risale alla dinastia Han (202 a.C. – 220 d.C.).

LE DIVERSE TRADIZIONI

Spettacolo di tamburi a Pechino

Fino a quindici giorni dopo al Capodanno cinese, è possibile sentire nelle città del sud della Cina tamburi che risuonano fragorosamente al ritmo della danza del drago. Un’altra nota tradizione si svolge a Pechino alla fiera Changdian (厂甸) nel distretto di Xuanwu (宣武区). Il nome Changdian deriva da una piccola strada non molto percorsa durante l’anno, ma che, durante la Festa di Primavera, si trasforma in un grande mercato affollato di gente proveniente da ogni luogo. Questa fiera ebbe origini durante la dinastia Ming (1368-1644), raggiungendo il suo picco durante la dinastia Qing (1644-1912). Al giorno d’oggi è una delle attrazione che maggiormente attira l’attenzione dei turisti, arrivando addirittura a riunire in quel luogo molta gente del posto, dal momento che in questa fiera si vendono cibo, giocattoli, pezzi d’antiquariato, frutta di stagione, oggetti d’uso quotidiano e, perfino, quadri e opere di calligrafia.

Piante di mandarino a Guangzhou

Guangzhou, anche conosciuta come la “città dei fiori”, durante la Festa di Primavera attira molta gente, che viene ad ammirare le sue strade piene di fiori e le sue bancarelle. Una delle tradizioni più radicate in questa zona è quella di regalare fiori e piante tre giorni prima del Capodanno cinese. Ognuno di questi ha un significato diverso e vengono sempre regalati con un’intenzione precisa: per esempio si regalano le peonie come simbolo di prosperità; le piante di mandarino, che simboleggiano buona fortuna e prosperità, favoriscono un buon matrimonio; la lattuga implica un significato di “generazione di ricchezza”. È possibile trovare queste fiere dei fiori e delle piante anche nelle famose strade Xihu (西湖路), Jiaoyu (教育路) o Binjiang (滨江东路) a ovest.

A Shanghai, durante la Festa delle Lanterne nel quindicesimo giorno, è possibile visitare il giardino Yuyuan (豫园), in cui vengono appese lanterne agli alberi e alle entrate con messaggi di buon auspicio e salute per i famigliari. Queste lanterne fatte a mano hanno solitamente la forma di animali, paesaggi o cartoni animati e si pensa che portino con sé fortuna per tutto il resto dell’anno. Questa festa segna la fine dell’inverno e, durante questa giornata, si possono mangiare anche le cosiddette tangyuan o yuanzi, gnocchi dolci a forma di palline. Un altro luogo interessante per godersi questa festività è l’antica città fortificata di Pingyao (平遥), nella provincia dello Shanxi (山西).

Tradotto dallo spagnolo da: Claudia Ramonda

Fonte: ConfucioMag, autore: Clara Serer Martínez

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