Usi e tradizioni dell'etnia Li
L’etnia Li si concentra esclusivamente sull’isola di Hainan. I loro abiti, la gastronomia, l’architettura e le tradizioni sono molto particolari. Il vestiario dei li ha uno stile unico e si caratterizza per il fatto di non essere in linea con le stagioni.
La Cina è un paese ricco di etnie diverse ognuna delle quali possiede caratteristiche e particolarità proprie. La provincia di Hainan (海南) si trova nella parte più a sud della Cina e ospita più di 30 etnie, che hanno vissuto in questa regione per generazioni, come la hui (回), la han (汉), la miao (苗) e la li (黎). Da allora e per un lungo periodo, la semplicità degli usi locali di questi popoli ha arricchito il territorio di questa provincia, in particolare le tradizioni e lo stile di vita dell’etnia li.
Questo gruppo etnico si trova esclusivamente ad Hainan. Secondo la tradizione, gli antenati dei li, dei miao, dei zhuang (壮) e di altre etnie che oggigiorno si trovano ad Hainan, altri non sono che la tribù del cosiddetto “Chi You” (蚩尤), un sottoposto del leggendario imperatore Yan (炎帝) e noto ideatore della lavorazione del metallo e delle armi. Le frequenti ribellioni armate dei membri di questa tribù causarono la loro espulsione e il loro esilio ad Hainan, dove si rifugiarono tra le montagne, fatto che portò a una notevole diminuzione della popolazione. Da essi derivarono gli antichi luoyue (骆越), conosciuti in seguito come i li (俚, loro antico nome), che giunsero all’isola di Hainan su canoe ricavate da alberi provenienti dalla Cina continentale, diventando i primi abitanti dell’isola e gli antenati dei li odierni. A partire dalla dinastia Song (宋朝, 960-1279), il carattere del loro nome cambiò in quello utilizzato attualmente.
I loro abiti, la gastronomia, l’architettura e le tradizioni, per citare solo alcuni degli aspetti che li caratterizzano, sono tutti straordinari. La costruzione delle loro abitazioni ricorda l’arrivo in barca ad Hainan dalla Cina continentale dei loro antenati. Questo spiegherebbe le strutture di bambù o legno, i tetti realizzati con piante graminacee e la forma a barca di queste case, costruite sopraelevate rispetto al terreno e dal design originale.
In secondo luogo, parlando dell’alimentazione dell’etnia li, è importante citare uno dei suoi piatti più importanti: il cosiddetto “riso nella canna di bambù” (竹筒饭, zhútǒng fàn) che viene preparato con riso shanlan (山兰米, un tipo di riso secco) e carne. Ad esso vengono abbinate due ottime bevande alcoliche, il tianzao (甜糟, liquore dolce ottenuto dai distillati di cereali) e il vino shanlan (山兰玉液) che, per la sua qualità, viene definito “simile alla giada”. Entrambe sono ottenute dalla fermentazione e dalla maturazione del tradizionale “riso glutinoso” (糯米, nuòmǐ) che, dopo un mese di fermentazione, produce il liquore dolce a base di distillato. Seppellendo vasi di argilla, contenenti questo liquore, a una certa profondità sotto la pianta Musa basjoo, conosciuta comunemente come banana giapponese o bajiao in cinese (芭蕉), dopo due o tre anni si ottiene un liquore di colore rosso o addirittura nero. È in questo momento che il liquore dolce assume un aspetto sieroso e diventa il cosiddetto vino shanlan, che i li chiamano “biang” e che, a causa della sua reputazione, è conosciuto come il liquore Maotai (茅台, famosa marca di baijiu) dell’etnia li.
Il modo più rapido per distinguere le diverse etnie è rappresentato dall’abbigliamento e dagli accessori. Il vestiario dei li ha uno stile unico e si caratterizza per il fatto di non essere in linea con le stagioni. Gli uomini solitamente indossano capi di canapa e portano turbanti rossi o neri sulla testa, mentre le donne sono solite indossare il duijin (对襟, un tipo di soprabito tradizionale cinese con bottoni) o il panjin (偏襟, una giacca abbottonata), una stoffa con motivi floreali a mo’ di turbante e una gonna aderente (筒裙, tǒngqún). A proposito di questa gonna, è importante fare riferimento al “broccato _li_” (黎锦, líjǐn). Il tessuto che porta questo nome rappresenta la prima stoffa di cotone filato apparsa in Cina.
Questo gruppo etnico imparò presto ad utilizzare le fibre dei semi degli alberi Bombax (木棉), comunemente conosciuti come alberi del cotone di seta, per tessere i vestiti. Nel quinto secolo, l’artigianato della filatura e della tessitura li si sviluppò notevolmente. Resistente e di consistenza morbida, i suoi colori predominanti sono il nero e il marrone, a cui vengono abbinati colori come il verde, il rosso, il bianco, l’azzurro e il giallo. La decorazione di questo broccato comprende più di un centinaio di motivi come, ad esempio, persone, animali, montagne, acqua, animali domestici… Oltre alle gonne aderenti, altri articoli di artigianato, fabbricati con questo broccato, sono altresì apprezzati.
La loro festa tradizionale più importante e solenne è quella che si celebra il terzo giorno del terzo mese lunare (三月三) anche conosciuta come “Festa dell’amore” (爱情节) o Funianfu in lingua li (in cinese 孚念孚). Per i giovani rappresenta il giorno in cui è possibile dare vita ai propri desideri amorosi e avere una vita prospera. Secondo la leggenda, nell’antichità, ci fu una grande inondazione, da cui riuscì a salvarsi miracolosamente soltanto una coppia di innamorati, grazie all’utilizzo di un mestolo ricavato da una zucca. Il terzo giorno del terzo mese lunare, le acque si ritirarono e la coppia riuscì a sposarsi, formando una famiglia e lavorando con determinazione. A poco a poco la popolazione dell’etnia li aumentò e prosperò nuovamente. I discendenti rispettarono la coppia in quanto loro antenati e onorarono la loro memoria ogni terzo giorno del terzo mese lunare. Questo giorno è, pertanto, caratterizzato dai sacrifici offerti agli antenati, dai canti antifonali, dalle danze e dalla pratica del tiro con l’arco e altre arti tradizionali con le quali viene festeggiata la ricorrenza. Durante la festa, uomini e donne, giovani e anziani indossano magnifici abiti, preparano torte e altre prelibatezze con i quali onorano coloro che li hanno preceduti. Una volta conclusi questi sacrifici, i giovani si riuniscono in uno spazio dedicato alle attività proprie della festa dove, tra le altre cose, viene praticato il tiro con l’arco e il gioco del tiro alla fune e dove ci si arrampica su pali e si fanno capriole. Quando si fa buio, si accendono falò sulla spiaggia e si eseguono danze e canti in un’atmosfera molto vivace. Durante questa data, la maggior parte dei giovani promette solennemente di ritrovarsi il successivo terzo giorno del terzo mese lunare.
Il gruppo etnico li attribuisce anche particolare importanza ai diversi protocolli e cerimonie che rivestono un ruolo decisivo nella società di questo popolo e sono, inoltre, molto complessi. Le loro regole sociali e i loro costumi tradizionali includono quelli relativi ai ricevimenti, alle riconciliazioni dopo gli scontri, ai sacrifici per le “divinità del riso” e alle cerimonie nuziali.
Tradotto dallo spagnolo da: Claudia Ramonda
Fonte: ConfucioMag, autore: Shang Shengnan
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